Cos’è una birra IPA – Indian Pale Ale
L’esistenza delle IPA è principalmente dovuta alle dinamiche commerciali che si innescarono durante il periodo dell’imperialismo britannico e la domanda di beni di consumo proveniente dalle colonie. Una delle rotte più importanti era verso le Indie, dove la birra rappresentava uno dei prodotti più richiesti alla madre patria. Negli anni ’80 del XVIII secolo il birraio londinese Hodgson aveva costruito un solido business sfruttando questa situazione, perché aveva scoperto come alcune sue Pale Ale già in commercio, più luppolate e alcoliche del normale, si adattavano particolarmente bene ai lunghi viaggi via mare, raggiungendo le colonie indiane dopo circa sei mesi ancora in condizioni dignitose. Il luppolo è un potente conservante naturale e l’alta gradazione alcolica preserva nel tempo la birra.

Qualche anno più tardi il figlio di Hodgson entrò in conflitto con la Compagnia delle Indie Orientali, lasciando così la possibilità ad altri birrifici di inserirsi nell’affare. L’occasione fu raccolta dai produttori di Burton-on-Trent, una piccola cittadina dell’attuale Straffordshire celebrata all’epoca per la superlativa qualità delle sue birre. I birrifici locali fiutarono l’affare, ma furono costretti a modificare le proprie consuetudini produttive: erano infatti famosi per le birre scure e dolci che venivano esportate verso il Mar Baltico, mentre le Indie ora chiedevano le birre “pallide” e amare di Hodgson. Così adattarono le proprie ricette alle Pale Ale di Londra, ottenendo risultati persino migliori grazie alla maggiore attenuazione e alle peculiarità dell’acqua di Burton. Quelle particolari versioni di Pale Ale furono chiamate India Pale Ale.
La storia delle India Pale Ale sarebbe rimasta confinata a quella di un curioso sottostile di nicchia se, molti decenni dopo, non fosse esplosa la rivoluzione artigianale dei birrifici craft americani. La cultura brassicola statunitense si è sviluppata in gran parte sul recupero e la reinterpretazione dei classici stili europei. Tuttavia le India Pale Ale hanno da subito occupato un ruolo primario, diventando ben presto la tipologia simbolo del frizzante movimento locale ed elevando il luppolo all’ingrediente principe di questo fenomeno.
Questa è l’origine del nome. Ma cosa significa “Pale Ale”?
- Ale è un sinonimo di birra ad alta fermentazione, una famiglia su cui i birrifici tradizionali britannici sono specializzati da sempre. Infatti, nel Regno Unito il termine Ale indica anche le classiche birre del passato, realizzate ancora oggi da tanti piccoli produttori indipendenti.
- Pale invece può essere tradotto letteralmente con “pallido”: le Pale Ale cominciarono a comparire nel XVIII secolo grazie alle innovazioni introdotte nella maltazione dei cereali e furono battezzate così perché, con il loro colore tendenzialmente ambrato, si distinguevano dalle birre scure che dominavano all’epoca il mercato. Le Pale Ale acquistarono sempre maggiore importanza, soppiantando le Porter e diventando le birre quotidiane nella seconda metà del XIX secolo.

Negli ultimi decenni, le birre IPA sono diventate popolari e le fabbriche di birra di tutto il mondo hanno fatto molto affidamento su questo stile dal carattere forte, andando anche al punto di modificarlo per dare origine a variazioni di stile come il Double IPA, più potente in termini di amarezza e alcool, o la meno amara, più dolce e molto più torbida New England IPA.
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